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giovedì 22 settembre 2011

La rivoluzione di Playboy: PORNOTOPIA




Bordelli, dark rooms, dungeons chat room delle comunità BDSM, ecco alcuni esempi di pornotopie.
Zone di eccezione, “isolette biopolitiche nelle quali si sospendono le leggi di genere e sessuali che reggono la città” secondo la definizione di Beatriz Preciado, filosofa spagnola e docente universitaria a Parigi, allieva di Derrida.
Beatriz Preciado, il 28 Settembre 2011 a Roma incontra Elena Stancanelli per presentare il suo nuovo saggio “Pornotopia”, uscito nel Marzo 2011 per la casa editrice Fandango.
Pornotopia è un’acuta rivisitazione della storia di Playboy che analizza come Hugh Hefner attraverso la creazione della Maison Playboy smantellò le rigide architetture della sessualità americana degli anni ’50 creando un mondo alternativo alla famiglia eterosessuale media.
Un mondo fatto di ville, letti girevoli, caverne tropicali, videocamere di sorveglianza, piscine, droghe e stati alterati di coscienza, un mondo che trae ispirazione dalle rivoluzionarie utopie sessuali del marchese De Sade e di Ledoux.
La Maison Playboy è una moderna pornotopia installata nella cultura di massa.
Hugh Hefner attraverso il chiavistello della pornografia sarà il primo a far irrompere nella cultura contemporanea il concetto di Reality Show ed è il primo a creare il bordello domestico multimediale: il regno dell’uomo sultano, single alla James Bond che vive circondato dalle tecnologie del piacere.
Un augmented reality che consente di esplorare all’infinito un mondo possibile fatto di solo godimento dove l’intimità e la fisicità divengono spettacolo pubblico.
Per chi vuole saperne di più sulle pornotopie che attraversiamo di giorno in giorno l’appuntamento è a Roma presso La Fandango Incontri a Via dei Prefetti 22, ore 19.00.

venerdì 15 luglio 2011

Sploshing, ovvero la gioia di ricoprirsi di cibo

Lo sploshing, anche chiamato WAM (Wet and Messy fetish) è quella pratica erotica che consiste nell’eccitarsi ricoprendosi di sostanze cremose, liquide e gelatinose, solitamente cibi e creme o vernici non tossiche.
Il neologismo Splosh (parola onomatopeica che richiama il rumore che può fare una torta in faccia) venne coniato da Bill Shipton che nel 1989 iniziò a pubblicare in Inghilterra l’omonima rivista dedicata agli amanti delle donne in situazioni bagnate e “incasinate”.
La pratica dello sploshing può anche non necessariamente avere degli esiti strettamente “sessuali” visto che i giocatori spesso si appagano del semplice aspetto ludico ed infantile del gioco.
Le sostanze preferite dagli sploshers sono la panna, la  mostarda, la cioccolata, il gelato, il burro di noccioline, le torte oppure le vernici mangiabili, il fango o lo slime.
E’ una pratica senza particolare controindicazioni a parte quella di evitare di usare sostanze troppo calde per non scottarsi e di non usare i cibi dei vostri coinquilini senza il loro esplicito permesso!

martedì 12 luglio 2011

Il Giardino Segreto

Nadine era sposata da dieci anni con un affascinante dottore più giovane di lei. Nonostante la bellezza del marito e la giovinezza dei loro corpi Nadine, in dieci anni di matrimonio, non era mai riuscita a scoprire quali fossero le gioie sublimi del sesso alle quali le coppie si abbandonano.
Il marito, che non aveva mai disperato di trovare un modo per iniziare la moglie al mistero del piacere, si presentò un giorno a casa con una misteriosa confezione raffigurante una bellezza orientale.
“Questa è una crema che applicata giornalmente potrà aiutarci ad accedere al godimento”.
Inizialmente recalcitrante, Nadine lasciò, come una bambina imbronciata, che il marito ogni sera le cospargesse il “giardino segreto” con questa crema miracolosa. E giorno dopo giorno si accorse che qualcosa stava cambiando.
Percepiva delle strane scariche elettriche nascere dalla sua clitoride, che ora reagiva anche allo stimolo più leggero.
Durante la giornata si eccitava al semplice contatto con gli slip. Cominciò ad aspettare con ansia crescente il massaggio della sera fino a che una notte non implorò il marito:“Leccami ti prego leccami fino a farmi morire”.
Lui non aspettava altro da anni. La guardò con gli occhi brillanti e si gettò sul sesso di lei che lo accolse fremendo e contorcendosi. Riemersero solo dopo una serie di insostenibili orgasmi che scossero Nadine nel più profondo del suo sistema nervoso. Il dado era stato tratto.

mercoledì 29 giugno 2011

Tomboy: la ricerca dell’identità sessuale attraverso gli occhi dei bambini

Il tema dell’identità affrontato nel cinema si rivela sempre fonte di inesauribili intrecci, colpi di scena, riflessioni. Da Tootsie ad Avatar le identità dai confini mobili sono sempre state stimolo per storie appassionanti.
Oggi la giovane regista francese Céline Sciamma ha deciso di raccontare il processo della scelta identitaria attraverso gli occhi di una bambina di dieci anni, Laure che, trasferitasi con i genitori in un nuovo quartiere, decide di presentarsi ai nuovi amici come un maschio,  Mikaël.
Se questo la aiuterà a fare amicizia con i ragazzi del posto e a creare un legame speciale con la coetanea Lisa, non sarà comunque una finzione che potrà sostenere a lungo ed andrà incontro, con il sopraggiungere dell’autunno, allo smascheramento del suo gioco.
Il film, presto in uscita anche in Italia con la distribuzione Teodora Film, al 26° Torino GLBT Film Festival, si è presentato vincendo il premio del pubblico e il premio Ottavio Mai “per la maestria, la sensibilità e la leggerezza, ma anche per la profondità con cui viene trattato il tema dell’identità sessuale nel tempo dell’infanzia”.
Un film umano e sensibile che tratta il delicato tema delle identità sessuali attraverso gli occhi limpidi dei bambini che si affacciano al mondo delle relazioni.

mercoledì 22 giugno 2011

La masturbazione femminile

Cerchiamo di fare un po' di luce in questo argomento molto vasto e a molti sconosciuto. La masturbazione per le donne è tutta da scoprire, infatti le stesse donne riescono a scoprire la loro preferenza solo dopo diverso tempo e diverse esperienze. Noi siamo sicuri che questo articolo sarà utile anche a qualcuna di voi, e non sarà solo una curiosità per i maschi, e quindi speriamo possa aiutare a farvi vivere la masturbazione in modo più soddisfacente.


La forma più comune di masturbazione femminile e' la stimolazione del clitoride, del monte di Venere o delle labbra vaginali mediante sfregamento più o meno lieve o pressione. La stimolazione del clitoride puo' essere eseguita direttamente sfregando o manipolando lo stesso corpo del clitoride, oppure indirettamente con una pressione sul monte di Venere o lo stiramento delle labbra vaginali. Il glande del clitoride viene di rado stimolato direttamente in quanto e' molto sensibile. Se la stimolazione clitoridea viene praticata in un'unica zona per lungo tempo, o se si stimola intensamente un unico punto, le sensazioni piacevoli possono attenuarsi, perché la zona si intorpidisce leggermente. 
La maggior parte delle donne si masturba in posizione supina, mentre alcune preferiscono stare in piedi o sedute. Altre donne preferiscono sfregare i genitali contro un oggetto come un cuscino, una sedia, la spalliera del letto o la maniglia della porta. Come variante, la donna può sfregare i genitali con velluto, pelliccia, seta o qualsiasi altro materiale soffice.

Altre invece si masturbano stringendo le cosce l'una contro l'altra ritmicamente, e alcune preferiscono il massaggio idrico della regione genitale e perineale. Anche l'uso di olii e lozioni è abbastanza comune ma in genere e' un aspetto secondario dell'esperienza della masturbazione

Con il diminuire della disinformazione e delle inibizioni femminili riguardo alla masturbazione, e' andato diffondendosi l'uso dei vibro- massaggiatori per intensificare le sensazioni erotiche. Esistono diversi tipi di vibratori che si differenziano per misura, forma e disegno. L'intensità della vibrazione aiuta la donna a raggiungere più facilmente l'orgasmo durante l'autostimolazione. L'uso del vibratore va comunque considerato obiettivamente per come e' vissuto da ciascun individuo: un giocattolo, un "ponte", un sostegno, un mezzo per ottenere la risposta sessuale desiderata, oppure la sostituzione di un partner assente in un momento di bisogno. L'aspetto più importante e dunque l'obiettivita', poiche' l'abuso del vibratore, come l'abuso di cibo, può essere un mezzo per mascherare esigenze reali e sentimenti genuini. Durante la masturbazione si possono inserire altri oggetti nella vagina: esistono peni in plastica e strumenti costituiti da una coppia di palline in metallo che si inseriscono nella vagina e provocano la stimolazione rotolando una contro l'altra.


E dopo questa breve ed interessantissima premessa al via con la "TOP TEN" della masturbazione:

1) Masturbazione classica
Cirimna Carollo nel suo "Lezioni d'Amore" scrive che "la maggior parte delle donne si masturba strofinando il clitoride con il dito". Contrariamente insomma a quanto credono i maschietti più profani, che immaginano la masturbazione femminile come "autopenetrazione". 

2) Penetrazione con le dita 
Una variante della masturbazione classica con le dita strofinate sul clitoride, è quella delle dita usate per penetrare la vagina. Può servire a dare un brivido in più in alternanza o in accoppiata con il ditalino tradizionale.

3) Senza dita 
Come gli uomini possono masturbarsi senza mani, strofinando il pene sul letto e simulando l'atto sessuale, così anche le donne possono farlo stando pancia in giù, o in altre posizioni in cui sia possibile sfregare il monte di venere contro una superficie adatta, e quindi muovendo il bacino.  

4) Penetrazione artificiale 
Peni artificiali di tutte le dimensioni, le forme e le finalità sono disponibili nei sexy shop per i giochi di coppia, ma anche per la masturbazione femminile.  

5) Il vibrino (lip-stick) 
Si tratta di un attrezzo molto diverso dai vibratori tradizionali, dai falli artificiali. In realtà, si tratta di un micro-vibratore clitorideo. Cioè da usare non già per la penetrazione, ma solo per titillare il clitoride. Piccolo e pratico, passa inosservato in tasca o nelle borse e si può portare dappertutto.


6) Palline cinesiSono due palline (di metallo o di plastica) delle dimensioni palline da ping-pong o da golf, collegate con un filo. All'interno hanno un peso bascullante che si sposta e le fa ondeggiare. La donna può tenersele per ore all'interno andando in tram o in ufficio ed essere continuamente sollecitata ed eccitata, anzi, più cammina e si muove più i pesi bascullanti all'interno delle palle si muovono dandole piacere.

7) Ortaggi e altri oggetti
Oltre ai toys deputati allo scopo, la fantasia delle donne non ha limite nel tipo di oggetti con cui auto penetrarsi per masturbarsi. Il classico è il ricorso alla banana, allo zucchino o alla melanzana, ma anche cetrioli o frutti come le pere o chissà che possono servire alla bisogna. C'è chi si masturba con i limoni e le arance. Poi ci sono le candele, i manici di scopa, i soprammobili, i peluche.

8) Zoofilia 
Esiste una zoofilia maschile, e ne esiste una femminile. Squallida allo stesso modo. Il classico è quello della donna che si fa penetrare dal proprio cane. Ma ci si può anche far leccare, da una capra per esempio magari con un po' di sale sulla fica) o dal gatto (con un po' di latte). Si sa però di atti di zoofilia con cavalli, tori, scimmie e chi più ne ha più... bleah... ne metta. 

9) Vibrazioni 
Sedersi sul sedile dell'autobus che dà proprio sulla ruota è il modo più semplice per le donne che usano i mezzi pubblici per masturbarsi durante i viaggi. Ma c'è chi si siede sulla lavatrice mentre fa la centrifuga. 

10) Il pensiero
Non è uno scherzo paragonare i pensieri erotici delle donne è una vera e propria forma di masturbazione. Cito di nuovo le "Lezioni d'Amore" della Carollo: "Le femmine si comportano in modo diverso perché elaborano l'eccitazione in modi diversi, manca l'approvazione sociale di cui godono i maschi, quindi l'eccitazione erotica passa attraverso numerosi filtri e censure. In generale l'erotismo nei ragazzi produce il desiderio di avere un rapporto sessuale, mentre nella ragazze stimola la seduzione, cioè l'aspirazione consapevole o in consapevole di attirare i ragazzi provocando il loro desiderio. A un ragazzo basta guardare dei giornaletti pornografici per avviare le proprie fantasie sessuali, mentre a una ragazza può bastare attirare uno sguardo per appagare il suo desiderio più o meno consapevole di piacere". La diversità fra uomo e donna porta l'uomo ad avere bisogno di un vero e proprio supporto tattile e visivo per la masturbazione, mentre la donna si appaga anche solo sognando, immaginando. Citavo "Piccola Borghesia" di Elio Vittorini. Lì ci sono alcuni racconti in cui si vedono donne che appunto si "masturbano" eccitate tutto il giorno al solo pensiero di una possibile avventura. Nel racconto "Sola in casa", la protagonista Lisetta ha "voglia di accarezzarsi, la stessa voglia di tutte le mattine, quando spogliatasi del pigiama e prima di infilare la camicia, indugiava nel letto lisciandosi tutta con le sue dita di piuma". E poi, con il marito lontano, fantastica sull'uomo che avrebbe potuto entrare nell'appartamento e possederla: "Ecco, forse, lì, fra dieci minuti, starebbe fra le braccia di uno sconosciuto; a gambe e ventre scoperti". Poi non capita nulla, nessuno entra, ma Lisetta è appagata delle sue fantasie..



martedì 21 giugno 2011

Una piccola variante dell'amore per gli animali

Parlando di zoofilia, o per l’esattezza di zoorastia, cioè l’attrazione sessuale di un umano nei confronti di un animale, sicuramente entriamo in un terreno minato.
L’animale difficilmente può esprimere le proprie preferenze sessuali e facilmente può essere abusato dall’essere umano. In generale infatti viene considerato un abuso sugli animali qualunque rapporto sessuale con essi poiché per loro potenzialmente violento, doloroso e contronatura.
Ciò non toglie che la zoorastia è una componente strutturale del desiderio umano, è più diffusa almeno in ambito immaginario di quanto pensiamo, ed è presente nella cultura umana fin dai tempi più antichi.
Nella mitologia abbiamo le storie di Pasifae, che si unì ad un toro generando il Minotauro;
e tutte le avventure di Zeus, che si unì più volte a donne mortali o ninfe sotto forma di animale.
Inoltre, la vita rurale e la convivenza popolare con gli animali ha portato spesso all’unione tra uomini e bestie.
E’ importante notare come di solito, il zoofilo non ha semplicemente un comportamento sessuale compulsivo ma si innamora, nel vero senso della parola, della bestia prescelta, sviluppando una vera e propria relazione affettiva.
Vogliamo quindi distinguere la pratica zoosessuale, cioè il mero accoppiamento con animali spesso messo in atto per fini commerciali come nell’industria del porno, dalla zoorastia che consiste nel vero e proprio contatto erotico con l’animale.
Come sempre ad ogni modo, è l’immaginazione lo stimolo più forte della nostra sessualità, non è necessario fare sesso con un animale indifeso per soddisfare le nostre fantasie, magari basta chiedere al partner di osare insieme qualche gioco di ruolo un po’ più ardito.

lunedì 6 giugno 2011

Il piacere di avere la patata scintillante

Il piacere di avere la patata scintillante
Ama la tua pussy più di te stessa.

Impara ad ascoltarla, e pensa sempre al suo benessere e alla sua bellezza: lei è la tua migliore amica. E per dimostrare di volerle davvero bene, prenditi cura di lei. Come? Riempiendola di diamanti!


Non è uno scherzo ma l'ultima tendenza made in America nel campo della bellezza femminile e si chiama Vajazzling.
Il fenomeno spopola da qualche mese nei centri estetici oltreoceano e nordeuropei e consiste nell'applicare sul pube, e volendo sulle grandi labbra, una tempesta di diamantini tipo swarosky.
I diamanti, Marylin insegna, alle ragazze piacciono molto; chissà se anche gli uomini saranno in grado di apprezzare una stravaganza del genere. Al momento in Italia la pratica è ancora sconosciuta, quindi se quest'estate volete lasciare il segno, sapete come rendervi letteralmente splendenti agli occhi di tutti.
Ragazze non disperate, se la vostra estetista non sa di cosa state parlando... c'è il fai da te!!!
Tempestarsi di diamanti non è affatto complicato. Grazie ad internet possiamo trovare il make up perfetto. ma attenzione acquistate solo da rivenditori fidati!!!
Cominciamo con una depilazione intima integrale, aspettiamo almeno 24 ore tra la rasatura e l'applicazione del Vajazzling. Subito dopo la depilazione infatti, la pelle è estremamente sensibile e la colla per fissare i diamanti, sebbene rigorosamente anallergica, potrebbe causare rossori ed irritazioni.
Molti dei prodotti reperibili in rete sono già ready to use, diademi da incollare sul proprio monte di Venere come fossero figurine. Se invece desiderate sbizzarrirvi nella creazione di un motivo personalizzato, abbiate cura di utilizzare solo colla per le ciglia finte o spirit gum e di procurarvi il solvente apposito per la rimozione o per rimediare ad eventuali errori durante l'applicazione.
Dopo aver lavato ed asciugato per bene la parte interessata, si procede con la stesura del collante.
Ora distribuite i vostri diamanti secondo la decorazione stabilita ed esercitate una leggera pressione per fissarli alla pelle. Restate qualche minuto con le grazie all'aria per permettere alla colla di asciugare, et voilà
Il vostro Vajazzling è pronto per dare nuova luce alla vostra patata!
Guardare e non toccare? Niente di più sbagliato! 
Un Vajazzling ben fatto, con qualche piccolo accorgimento (evitare ad esempio jeans stretti), resiste fino ad una settimana. Si può fare il bagno ed avere una regolare igiene intima, si può fare sesso e ricevere il cunnilingus ma attenzione al preservativo, se vi siete tempestate di diamanti le grandi labbra.
Per coloro invece che pensano che non lo faranno mai e preferiscono qualcosa di meno invasivo... cliccate sul titolo del post e troverete una fantastica sorpresa!!! 

martedì 31 maggio 2011

Shunga: Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo


"Le Shunga riescono a velare l'osceno non con le immagini, arbitrariamente accusabili di pornografia ma con il valore più alto: quello dell'arte... "

Lo Shunga venne influenzato dalle stampe erotiche cinesi della dinastia Ming (1368- 1683), ma come accadrà per molte discipline artistiche giapponesi, il genere conquistò in Giappone completa autonomia e raggiunse esiti estetici insuperati. Oltre ai culti Shintoisti, Mistici ed Agrari del Giappone antico, per la nascita degli Ukiyoe, fu decisiva la cultura della borghesia mercantile urbana di Edo, (l'antica Tokyo), Kyoto e Osaka, caratterizzata da una spregiudicata libertà sessuale. Accanto al carattere edonistico della cultura mercantile, lo spirito artistico era intriso di una volontà intenta a dare uno scopo etico e didattico a queste opere: ricordiamo che la morale puritana cristiana era totalmente assente.
Shunga che letteralmente significa "immagini della primavera" le cui stampe costituivano originariamente sia una sorta di utile vademecum per le future spose e le cortigiane, sia un dono per i guerrieri (si credeva che gli Shunga favorissero la vittoria). 

Per vedere tuti i prodotti del brand Shunga Prodotti Shunga

mercoledì 4 maggio 2011

Massaggi che passione

La monotonia, si sà è sempre dietro l'angolo ad aspettare un nostro passo falso. Per tenere sempre viva la passione, la fantasia non può che essere la nostra miglior amica, e cosa c'è di meglio di concedere al nostro lui o di farci concedere i massaggi hot con tanto di oli ad hoc?!?
Sicuramente tutto ciò non è una novità, anche gli egizi utilizzavano afrodisiaci naturali che aumentassero l'eccitazione ed il piacere. Tra questi vi erano anche sostanze velenosissime di grande effetto. Oggi le controindicazioni sono pari e zero e l'unica cosa che resta è un viaggio alla scoperta ed alla sperimentazione di nuove sensazioni e potentissime emozioni. Cosa bisogna fare?!?!?
Scegliere l'olio giusto, dall'aroma speciale che riesca a risalire dal tratto olfattivo fino a quella parte del cervello che nasconde i nostri desideri sessuali, il sistema limbico, che riesce ad influenzare il nostro corpo al punto da ottenere effetti simili a quelli di un'improvvisa scarica di ormoni.

Ve ne sono di ogni tipo, modo, forma e colore. Il mio preferito?!? Ve lo presento: 
  • Olio afrodiasiaco baci intimi della Shunga, assolutamente fantastico, commestibile, compatibile con i preservativi... in grado di regalarti un piacere ed un calore unico. Aggiungerei anche economico e di ottima qualità. 
Come in tutte le cose non poteva che mancare un però!!! Scegliere la materia prima è importante, ma parliamoci chiaro l'olio fa benissimo la sua parte ma se mancano l'atmosfera ed il saper fare un buon massaggio... Siam decisamente rovinate. 

Potevo non darvi qualche consiglio anche in questo caso!!! Adoro la semplicità delle cose, il cercare e trovare tutto l'occorrente per un momento magico. Ad ognuno il suo gusto, nei sexy shop online si trovano cofanetti di ogni tipo... una sera alla 007, una nottata romantica, un richiamo agli scrittori del tempo. Tutto è decisamente possibile. 

martedì 3 maggio 2011

Sogni Piccanti

I sogni erotici sono all'ordine del giorno, non solo per noi donne, ma anche per gli uomini. Dimmi cosa sogni e ti dirò cosa ti manca... 

Se sogniamo di fare sesso in luogo pubblico, oltre a mostrare il nostro lato esibizionista, una parte di noi ci sta suggerendo il bisogno di novità. Sesso sul lavoro? A chi non è mai capitato di fantasticare sul proprio capo?!?!? Il potere...quanto ci esalta il potere!!! I flirt e le fantasie sui colleghi... ci spingono ancora di più nella routine, ne siamo letteralmente sommerse. Se, invece arriviamo a sognare cose a tre, sesso di gruppo e senza preamboli, probabilmente non siamo noi ma un uomo e si sa a loro queste cose piacciono.

Freud, considerava i sogni erotici come un momento in cui la libido si libera, e quindi rintraccia simboli sessuali anche in sogni che parlano di altro, Jung dice raccontano qualcosa della nostra vita, espressa in una chiave simbolica che necessita di un'interpretazione attenta. L'importante, però, in tutto questo è non risvegliarsi con quella sensazione d'imbarazzo e sensi di colpa. I sogni erotici sono all'ordine del giorno e secondo uno studio dell'Università di Amsterdam e Groningen aguzzano anche l'ingegno!!! Inoltre se tutto questo viene sfruttato a dovere, e non diventa ossessione e frustrazione, fa bene anche alla coppia, sia perchè da modo di sfogare desideri nascosti senza che questi prendano vita nella realtà, sia perchè può fornire qualche spunto per rendere più piccante le vostre serate e scacciare, letteralmente, la monotonia. 

Alcune di questi sogni, apparizioni, desideri, si realizzano nelle ore notture quando la vita sessuale non è appagante e tendono a compensare quel che manca, visto il loro avvenire nella fase REM, durante la quale si vive una sorta di paralisi dal collo in giù che però lascia attiva la zona genitale, fancendoci arrivare anche all'orgasmo. Vi sarà capitato di fare dei sogni bagnati. Imbarazzante? Sicuramente al risveglio se il tutto non avviene in piena solitudine, eppure molti sostengono che l’esperienza non sia del tutto da bandire…

Personalmente, in questi giorni per me è diventata una cosa, quasi, ricorrente. Sogno continuamente di vestire i panni di una delle modelle che indossano quei magnifici travestimenti... ed ogni notte mi godo un'ambiente, una location e delle emozioni diverse. Direi che ho decisamente bisogno di qualcosa di nuovo!!!!

Il vostro sogno ricorrente...qual'è?  

giovedì 7 aprile 2011

La nascita del piacere...

C’è chi pensa che i sex toys  siano solo una moda del momento, frutto delle perversioni altrui. Mi spiace contraddirvi ma non è cosi!!!
Questi affascinanti e simpatici oggetti del piacere, vedono la loro nascita nel 500 a.C. sotto l’approvazione degli Dei. Proprio in Grecia nel periodo del grande Zeus cominciarono ad andar di moda gli Olisbos. Cosa sono?!? Una versione antica del moderno Dildo.
Lo sappiamo benissimo la storia è ricca di curiosità che ancora oggi non passano mai di moda. Vi  domando e chiedo, quanti di voi ancora oggi non fanno che citare il famosissimo libro del Kamasutra?!? Calma, calma ho sentito un coro di voci!!! Beh è proprio nel 300 d.C. con il Kamasutra che conosciamo i famosi cilindri per migliorare l’estensione del pene. Oggetti da applicare al momento dell’erezione, cosi da guadagnare qualche centimetro in più. 
Se per gli uomini arrivano i piccoli cilindri per migliorare l’estensione, per noi donzelle arrivano nel 500 d.C. le Palline vaginali che non solo ci permettono di amplificare il nostro piacere sessuale, ma rilassano e rinforzano anche i nostri muscoli pelvici.
Purtroppo, come in tutte le cose non poteva che mancare il primo dei periodi bui in ambito sessuale. Nel Medioevo la Chiesa portò la morale in casa. Morale che aboliva qualsiasi comportamento in atto sessuale che non portasse alla riproduzione. Masturbazione e piacere … Addio!!!
Gli anni passano, ma il passato resta e nel 1300 gli Olisbos tornano sul mercato con una veste totalmente nuova. Si faranno chiamare… Dildo!!!
Il piacere dilagava e via via si andavano a scoprire sempre nuove forme di piacere sessuale. Fu così che nel 1791 il marchese De Sade con il suo libro “Justine” in un modo del tutto controverso, ci presenta nuovi oggetti del piacere: frustini, manette, anelli per i capezzoli  ed altri strumenti di sottomissione ancora oggi in voga.
Ora che il sesso sia terapeutico è un pensiero comune. Da dove prende origine?!?
Nel  1861 George Taylor inventa il primo vibratore elettrico. A quale scopo?!? Semplice quello di curare l’isteria femminile, malattia dalla quale si poteva guarire solo raggiungendo l’orgasmo … o una moltitudine di orgasmi!!!
Ci siamo arrivati, il secondo periodo nero del piacere sessuale. Nel 1930 dilaga la pornografia, il proibizionismo stava per finire, ma l’uso del vibratore come oggetto sessuale venne messo al bando. Solamente dopo 30 lunghissimi anni, ritrovammo il piacere di averli con noi. Da qui ai giorni nostri ci sarà il boom portato dal “Vibratore Rabbit” il vibratore con un design nuovo, elegante, particolare. Nuove forme di piacere all’orizzonte dalle quali non possiamo e non dobbiamo sottrarci!!!