mercoledì 5 ottobre 2011

A Milano il ciclismo diventa erotico... due giorni di puro piacere!!!








Non stupisce che la bicicletta, simbolo di libertà e leggerezza, possa anche essere considerata oggetto erotico a tutti gli effetti.
Stretta tra le nostre cosceuniti a lei attraverso le mani, i piedi ed i genitali, ci trasformiamo in un sensuale ibrido tra essere umano e macchina.
Cyborg antelitteramil ciclista diviene feticcio di un erotismo creativo e libertario.
Nasce così il Bike Smut Festival, araldo del movimento Bike Porn, perchè la bicicletta è sexy.
Il Bike Porn nasce ufficialmente nel 2006 a Portland, per un ciclismo erotico e libertario, ma è in realtà un movimento che ha sempre fatto parte dell’immaginario ciclistico di tutti i tempi. Basti pensare al fatto che andare in bicicletta richiede un certo cambiamento nell’abbigliamento.
Sfidando la pruderie di un tempo tanto gli uomini che le donne dovevano mostrare cosce, muscoli e natiche,  per usare liberamente il velocipede che diventa così anche strumento di emancipazione femminile.
Un’orda di creature ibride ed irriverenti che vanno dai filmmaker ai fotografi, dalle ballerine di burlesque agli ambientalisti radicali in viaggio da mesi in giro per l’Europa, si riuniranno a Milano il 7 ottobre 2011 presso la Cascina Autogestita Torchiera senzacqua e sabato 8 ottobre alla Sos Fornace (Rho).
In programma laboratori di Bike Sexy Dance, Bike Porn Collage e autocostruzione di Sex Toys oltre a Djset e performances dal vivo.
Sono in programma anche proiezioni di video e film dall’archivio Bike Smut, una collezione di film erotici realizzati da ciclisti in tutto il mondo.
Per una liberazione ciclistica e sessuale, contro il mercato mortifero del petrolio e della pornografia mainstream,  per un miglioramento della qualità della vita: put the fun between your legs!

Programma Bike Porn

Sex Toys fai - da - te



Se i sogni son desideri che a volte diventan veri, può essere però che sia necessario però un po’ di lavoro da parte nostra. Anzi, i sogni senza sforzo difficilmente si realizzano.
Allora se il vostro sogno è quello dipossedere un sex toy che sia fatto proprio come desiderate e non volete spendere soldi, né andare in un sexy shop, allora potete dedicarvi all'auto-costruzione.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati i seminari di auto-costruzione dei sex toys, dalle Palline vaginali ai vibratori, è necessaria un po’ di inventiva e tanta manualità.
I materiali per produrre il vostro giocattolo erotico sono oggetti di uso quotidiano o di facile reperibilità, come ad esempio spazzolini da denti elettrici, mouse dismessi, il mixer, il rasoio elettrico.
Modellate gli elettrodomestici vibranti con del pongo ed il gioco è fatto, ovviamente non scordatevi di usare il preservativo.
Per gli amanti del ciclismo poi la comunità dei Bike Smugglers propone laboratori per imparare come costruire sex toys a partire da pezzi di bicicletta… se raggi rotanti, manubri, catene e pedali stimolano il vostro immaginario erotico allora è questa la strada da intraprendere.
Altrimenti per tutti coloro che vogliano semplicemente concerdersi il lusso di un sex toys pronto all’uso, esiste una nutrita e gustosa selezione di dildo, geisha balls e vibratori all'interno di Nudamente - Desiderare è un'arte come ad esempio le geisha balls  o il vibratore punto G di Lelo.

lunedì 3 ottobre 2011

Sadomasochismo

Nelle pratiche del Sadomasochismo cosi dette al limite rientrano le diverse attività che comportano una gratificazione erotica nell'unire il dolore/piacere, Breath-Control, tagli e giochi con sangue, flagellamenti con diverse varianti, sospensioni e tantissime altre, ma caratterizzato principalmente dall'uso della frustra. 
Il regno del S/M è insomma quello dell'attivismo delle regole oltre, della pura stimolazione fisica in tutte le sue fantastiche forme e modalità, il gioco qui diventa più pesante e maggiori sono anche i rischi di farsi male se i compagni non sono pienamente consapevoli del proprio e altrui ruolo. 
Nella cornice BDSM però questi giochi hanno comunque la caratteristica dell'erotico sicuro, sano e consensuale.


Difatti il Sadomasochismo si divide dal BDSM per le seguenti ragioni:
  • La soddisfazione reciproca: lo scopo è un'interazione bidirezionale positiva per entrambi.
  • La consensualità: qui la "vittima" "acconsente" di essere tale
  • L'uso della safe word che da la possibilità al partner passivo di interrompere il gioco in qualsiasi momento

venerdì 30 settembre 2011

Dominio e Sottomissione

Dominio e Sottomissione

Il viaggio dedicato al BDSM continua, ci dedichiamo oggi al labirintico e versatile mondo del Dominio-Sottomissione. 
Un mondo segnato dal gusto del Rosso e del Nero, dove la contestualizzazione ha la sua parte non irrilevante, dove i materiali di latex e di gomma primeggiano; dove gli  accessori per eccellenza rimangono gli stivali con la zeppa e il frustino; dove per antonomasia spesso è l'uomo ad essere sdraiato a petto nudo, con il tacco sul dorso.
Due menti un gioco, chi predomina e chi con gusto segue gli ordini. Chi sono i giocatori?


Il Dominante è il Ruolo con la lettera Maiuscola, il soggetto attivo, colui che prende le redini del gioco e che ne ha le maggiori responsabilità. Cosa fa praticamente? Fa eseguire, impartisce ordini, decide le ablazioni mentali con meccanismi e cerimoniali, assegna umiliazioni e punizioni. Ogni genere di comando sarà una reazione al grado di eccitazione e coinvolgimento che sarà riuscito a creare, ma sempre tenendo presente le 3 Regole base del BDSM. 
La Rappresentazione sarà completata dalla sensibilità, dalla crudeltà e dal piacere provato nella sofferenza della Controparte. Ma ogni sessione di D/S sarà regolata comunque dalle caratteristiche dei partecipanti quindi dal Dom e dal SUB. 
I Dominanti possono essere raffinati quindi maggiormente concentrati al gusto Fetish-estetico completando le proprie fantasie nel modo più gradevole possibile, oppure metodicamente Brutali e Violenti, pertanto non esiste una sessione per eccellenza ma una versatilità della stessa dettata proprio dai gusti del Dom!
Dolcezza, crudeltà , raffinatezza, imprevedibilità, indulgenza, inflessibilità sono caratteristiche che possono miscelarsi oppure dominare sul tutto! Provare per credere.

Il Sottomesso invece è colui che per attitudine o desiderio sceglie di calarsi a vivere il ruolo di slave, ovvero di schiavo. Il suo ruolo? Praticamente passivo, ubbidisce e subisce ordini o direttive, dal suo padrone. Sempre avvalendosi della possibilità di fermare il gioco laddove si dovesse andare troppo oltre!
Certamente deve essere particolarmente deciso nel seguire ed agire alla lettera ogni comportamento imposto, le caratteristiche quindi che deve possedere un Sub per essere tale sono dedizione e coerenza nonché capacità di portare a termine il compito iniziato. Caratteristiche probabilmente innate, ma perchè no, acquisibili anche dall'esperienza.


Alla soddisfazione/insoddisfazione sessuale dei Sub ovviamente ci pensano i Dom che talvolta conditi e non poco da licenziose microcrudeltà di ruolo si soddisfano da soli sotto gli occhi vogliosi ma consenzienti dei Sub. In tale ottica il godimento fisico-reale spetta al Dom ma il sub nell'incarnare tale ruolo si soddisfa nel visionare nonché nel provare piacere dal piacere del proprio Dom. Certo per chi non pratica tale metodica il tutto apparirà inverosimile, eppur ci si diverte anche così!


Taluni pensano sia un memento d'inizializzazione del sesso represso ma in realtà questo dominio /sottomissione cosa rappresenta?? Di certo è una casistica versatile che non comprende solo ed esclusivamente l'aspetto fisico! Le pratiche prettamente sessuali dedite a tale categoria sono molteplici fra le più gettonate Whipping, Spanking, Petplay, Tease & Denial, Chasty Games, ma difficilmente si può parlare di rapporti occasionali per il genere dominio / sottomissione anche perché ricordando le 3 regole base del BDSM (Safe, Sane, Consensual, principi fondamentali tradotti in sano, sicuro, consensuale) sono certamente di difficile acquisizione per incontri fugaci!



La sostanziale differenza tra le altre pratiche dedite al BDSM è che nel Dominio/Sottomissione non vi è solo un gioco di corpo, ma di mente e di anima ambedue esposti ma senza pericolo né rischio a precipizi di sofferenza; difatti una sessione può definirsi soddisfacente quando con intelligenza, intuitività e comportamento autoritario si ottiene un quadro di proprietà e strumentalizzazione del Sub (sempre ricordando ovviamente l'essere persona). 

Ogni Dom ha le sue caratteristiche: si passa dalla dolcezza alla crudeltà, dalla raffinatezza alla volgarità dall'imprevedibilità all'essere metodici, dall'indulgenza all'inflessibilità ma ognuno vive il proprio Dominio con singolarità. In questo ritmico gioco dell'anima che investe i sistemi sensoriali le variabili sono molteplici ma le costanti del Sub nelle mani del Dom rappresenta l'agevolazione dell'intera sessione.

Restate collegati... la storia del BDSM non finisce qui!!! 

giovedì 29 settembre 2011

Nudamente presenta: IL BONDAGE


Bondage
Il piacere di essere legati, le pratiche, gli oggetti, i giochi e i ruoli nella coppia. Continua il nostro percorso interattivo nel più trasgressivo dei mondi, il BDSM. 
Ed eccoci qui con braccia e gambe legate, in abbigliamento magari fetish con tessuti di gomma e pelle che ancora una volta rappresentano i materiali più usati, sebbene seta e velluto non siano di certo disprezzati, per rendere ancora più viva l'idea (e non solo) di essere impotenti dinanzi alle decisioni del Top (ovvero il Dominante). Un' idea in cui echeggia il “Ti farò venire e non c'è nulla che tu possa fare per impedirmelo", suona più come intimidazione molto intrigante a cui i nostri sensi difficilmente si sottrarrebbero. Quanti pensieri possono attraversare la mente mentre inermi si è al giudizio decisionale è veramente qualcosa di eccitante, essere oggetti di piacere e d'intense stimolazioni possono portare verso un viaggio sensoriale in cui la costrizione e l'impossibilità di movimento non permettono altro che Godersi il tutto.
Ho recuperato l'intervista dell'autore di due romanzi “Testarda” e “Camicia di Seta”, ed è anche art-director e fautore di diversi servizi fotografici sul Bondage. Chi meglio di lui può quindi rispondere alla nostra fame di sapere?

- Come ci si avvicina al Bondage e inoltre c'è una differenza sostanziale tra il Bondage inteso al femminile e quello al maschile?


Riguardo al perché ci si avvicina al Bondage ti posso dire che ci sono differenti approcci. L'uomo inteso come sesso maschile, solitamente ci si avvicina dalla nascita ,per indole, per istinto, attraverso il contatto con filmati televisivi come possono essercene tanti (polizieschi, horror) e l'associazione involontaria ad un piacere che successivamente prende forma e corpo nel Bondage. Tuttavia esistono motivi ben specifici che portano a questo come il piacere di essere in balia del proprio partner in chiave giocosa e quindi rilassati. Il sesso femminile invece lo affronta quasi sempre diversamente poiché é nell'indole femminile prendere il piacere sessuale al 90% da un uomo e non andarlo a cercare con la masturbazione o con una volontà precisa. Per questo nella maggioranza dei casi, anche se poi esistono moltissime eccezioni (non prendere come legge ciò che ti dico, ma solo come impressioni personali o di vita...), la donna conosce il Bondage grazie ad un uomo che glielo insegna. Qui subentrano comunque piaceri ancora maggiori per la donna che attraverso i giochi di corde può provare ancora più piacere, ma ovviamente il tutto sta anche con chi, questa donna fa l'esperienza Bondage... In poche parole anche nel sesso la prima volta può essere stupenda se é quella giusta, ma se l'uomo é quello sbagliato non c'è santo che tenga e quindi non c'è piacere. 

La musica rappresenta una nota incandescente nel Bondage o  ha gli stessi tratti di un qualsivoglia accompagnamento  nel  rapporto sessuale ossia può esserci come atmosfera , preferita da alcuni indispensabili per altri o occasionale??
La musica per alcuni é una colonna sonora che aiuta a rilassare e a mantenere la concentrazione, inoltre da i colori ad una situazione ovvero se una musica é potente rende la scena più elettrica, più pregna di patos, se invece é rilassante aiuta a smorzare gli animi introducendo ad un discorso più intimo. Personalmente quando posso, nelle mie session o nei servizi fotografici tengo sempre un sottofondo musicale e la musica che prediligo é di diverso genere, ma so anche che ad alcuni da fastidio....Comunque non è elemento fondamentale nel piacere che può dare una sessione Bondage, é un "di più" che può aiutare. 

La coppia Bondage secondo te è preferibile intenderla e viverla come coppia di lunga data quindi con un feeling oltre il tutto o come coppia costituitasi proprio a scopo di pratica Bondage?

Ovviamente il bondage può portare all'orgasmo o comunque al piacere erotico e sessuale, ciò fa pensare che il tutto sia sicuramente meglio se praticato con una persona al proprio fianco verso la quale si provano altri sentimenti come amore, fedeltà, etc... e non solo con una persona che si incontra ad una serata. Penso che in una coppia ci si lasci andare maggiormente, si abbattano quelle barriere invisibili che rendono alcuni atteggiamenti come dei tabù e che tutto concorra favorevolmente a rendere il discorso più piacevole... Ciò però non implica che il Bondage possa essere anche appreso da un master o utilizzato, come faccio io, in chiave artistica in un set fotografico o in un film, in questo caso il rapporto con le modelle o con chi hai davanti è molto diverso, occorre rispetto e condurre la cosa entro certi limiti prestabiliti, ma posso assicurare che il piacere c'é comunque e anche in modo elevato, visto che chi lo prova, solitamente poi ritorna...

Anche nel Bondage (seppure con sfumature più soft rispetto al resto delle pratiche BDSM) vi sono dei “rituali” che vanno un po' oltre, mi riferisco ad esempio alla tecnica della mummificazione/imbozzolamento o ai cappucci costrittivi, cosa ne pensi ?
Certo, esistono pratiche di immobilizzazione che sono "pesanti" e che richiedono una preparazione e sicurezza maggiore sia per chi lega che per chi viene legato... Non si possono e non si devono improvvisare. Io ho provato sulla mia pelle alcune pratiche che non reputo affini al mio stile, ma volevo sentire "cosa si prova" e devo ammettere che la mummificazione é senza ombra di dubbiol'immobilizzazione più e estrema e totale... Piace a molti anche se ad oggi la parte più diffusa si basa sulle corde...

Da ciò si evince nel libro (Testarda) sembra tu abbia provato entrambe le situazioni quindi il Top e il Bottom, sono veramente cosi antitetiche o possono per taluni versi esser definite complementari e compensatorie?


No, nel Bondage vero, quello inteso come tale e non come sottomissione, non c'é quasi mai differenza di ruoli e con l'esperienza posso quasi affermare che la maggioranza dei bondager predilige anche essere legato, questo perché non esiste una sottomissione vera o un ruolo preciso da tenere e portare all'estremo, ma il piacere che si prova é fine alle corde e all'immobilizzazione, che può essere intercambiabile!!!


La miscela di sensualità/sessualità/ verbale psicologico e pratico fisico è una commistione non indifferente secondo te quali di questi rappresenta la dominanza in una pratica Bondage??
Sicuramente quella psicologica e verbale perché aiuta a trovare l'eccitazione ma non é "invasiva".. Nel Bondage non c'é un vero contatto sottomissivo, c'é ovviamente un contatto, ma non è atto a causare dolore o a sottomettere nel vero senso della parola. 



Abbiamo avuto modo di vedere, quindi, che il Bondage lega a sé molti aspetti , dall'abbigliamento al completo nudismo, dalle provocazioni a talvolta le umiliazioni, alle manette e lega-braccia, che sono i classici compagni di gioco dei Bottom-Top; il tutto governato con licenziosità e consapevolezza del limite. Nello sperimentare questa arte erotica, ricordiamoci fino alla nausea che dal potere decisionale del Top dipende la vita del Bottom. Nell'invitarvi a seguire le altre tappe di questo viaggio che avrà ancora lussuriose scoperte da mostrarci e speranzosi  di avervi un po' incuriosito vi preghiamo di munirvi di biglietto per la prossima concupiscente avventura.

mercoledì 28 settembre 2011

Innaugura il Roma Europa Festival: Ossessioni in movimento.


Obsession
Il Romaeuropa Festival, appuntamento annuale imperdibile per gli amanti della danza e delle arti performative, inaugura quest’anno con un’opera dedicata all'erotismo.

Obsession” di Saburo TeshigawaraKaras è un passo a due che mette in scena le ossessioni che legano eros e thanatos, attraverso un lavoro coreografico che si ispira liberamente al capolavoro del surrealismo cinematografico “Un Chien Andalou” di Luis Buñuel.
Protagonista di “Obsession” è la pulsione erotica, dai piaceri infernali agli abissi celestiali, elettricità che percorre due corpi unendoli.
La danza nitida e cristallina racconta le pulsioni di un uomo e una di una donna, inscena i loro incontri e i loro scontri oltre che tutti gli incontri mancati.
Perchè l’erotismo è anche fallimento e l’ossessione spesso colpisce a vuoto.
“Obsession” realizzato da Sabuto Teshigawara insieme alla sua partner Karas, pone grande attenzione agli spazi scenici, agli oggetti della scenografia oltre che ai costumi.
Uno spettacolo che trascende la danza, costruito per penetrare nel cuore delle nostre ossessioni erotiche.
“Obsession” sarà in scena al Teatro Eliseo di Roma  il 7 e l’8 ottobre 2011.

Alla scoperta del BDSM

Ci sono i curiosi, gli scettici, gli amanti...voglio portarvi alla scoperta del piacere, di un'arte poco conosciuta...il BDSM. 
Molti vedono il BDSM come il fare l'amore in modo violento... beh non è così. Come in ogni cosa c'è una sorta di accordo tacito, di regolamento da rispettare.



I principi fondamentali: 
  • La consensualità dove il "sottomesso" acconsente di essere tale, e i limiti e le regole del rapporto sono definite sulla base di un accordo alla pari. Nel caso di un rapporto in cui il dominante ha il totale controllo sul sottomesso... c'è sempre la possibilità di ritirarsi.
  • L'uso della "safe word" (parola di sicurezza) dà la possibilità al partner passivo di interrompere il gioco in qualsiasi momento. In alcuni casi la safe word è sostituita da un gesto fisico preventivamente concordato (es.: alzare o aprire la mano, lasciar cadere un oggetto, ecc.), soprattutto in quelle scene o giochi BDSM in cui lo slave è fisicamente impedito nella parola. La necessità di utilizzare un gesto o una parola, nasce dal fatto che un semplice "no,no!" può far parte del ruolo della vittima ed esser interpretato come tale e non come segnale di stop. Nonostante l'uso della safe word il master/misstress devono sempre controllare che lo slave sia in condizioni ottimali, altrimenti il gioco da piacevole si trasforma in spiacevole o, in casi estremi, lo slave puo' avere problemi di salute anche seri. E se questo accade il gioco dev'essere terminato immediatamente.
  • La flessibilità nei ruoli: nel BDSM ognuno è libero di scegliersi il ruolo che trova più congeniale e anche cambiare questo nel corso del tempo o a seconda del partner, se lo sente necessario. Nessuno è completamente dominante o sottomesso. Di norma ciascun ruolo è espressione di una inclinazione personale destinata a essere duratura nel tempo, anche se può evolvere.
  • La soddisfazione reciproca lnon è fondamentale, ci sono casi in qui si vive la situazione dominante e slave 24h al giorno 7 giorni su 7 dove il piacere sessuale di un partner è limitato in funzione del piacere dell'altro. L'orgasmo morale, psicologico e non puramente fisico.
Da tutto questo possiamo capire che il sesso nella sua forma tradizionale è poco presente nel BDSM o addirittura assente. 
David Stein creatore di questa fantastica arte ne ha creato il suo motto Safe, Sane, Consensual (Sicuro - Sano - Consensuale).

Il piacere tratto da un rapporto BDSM è legato allo scambio di potere che intercorre fra sottomesso e dominante, dove l'umiliazione del sottomesso esalta il dominante, gratificato dalla sensazione di potere; il sottomesso invece viene gratificato dall'assenza di potere, cioè dalla sensazione di impotenza e dall'assenza di scelta, sottolineate e dimostrate dagli stimoli che il dominante, secondo sua volontà, infligge o elargisce. In ogni caso, in un rapporto BDSM ci sono sempre dei momenti di grande tenerezza in cui non c'è né dolore né tensione emotiva ma solo grande rilassamento per entrambi i partner, piacere e coccole. 

Non solo maschere, collari, frustini, sculacciatori e costrittivi... per un piacere mentale più che fisico. 


martedì 27 settembre 2011

Alla scoperta del BDSM

Comincia oggi il nostro particolare viaggio in questo sfumato mondo Rosso e Nero, per conoscere veramente il concetto di BDSM, Bondage, Sadomaso e le loro macroscopiche differenze. 


Partiamo dall'inizio, ovvero dal significato della sigla BDSM: cosa significa?


Niente di più semplice. BDSM non è nient'altro che un acronimo (una sigla) che  comprende il Bondage, la Dominazione/Sottomissione e il SadoMasochismo (quest'ultimo però ne rappresenta solo una parte).


Una settimana all'insegna del sapere e dello scoprire un nuovo modo... misterioso, affascinante, lussurioso. 

Vi aspetto!!!

lunedì 26 settembre 2011

La settimana del Marchese



Per alcune sono giorni faticosi e dolorosi in cui si preferisce restare sole ed evitare il contatto, per altre invece sono giorni focosi di ormoni incontrollabili e desideri selvaggi.
I giorni delle mestruazioni sono diversi da donna a donna e molte di noi amano fare sesso anche in quel periodo.
Addirittura il desiderio sessuale può subire delle impennate, la lubrificazione è più semplice, l’immaginario si accende, sangue e sperma si mescolano unendo i corpi degli amanti in un incantesimo di carne.
Dobbiamo ricordare che non esiste assolutamente nessuna controindicazione al sesso durante il periodo mestruale. E’ solo importante, come sempre, usare il profilattico con partner occasionali per evitare la trasmissione di malattie veneree ed un eventuale gravidanza indesiderata, poichè il rischio di rimanere incinte esiste anche durante i giorni delle mestruazioni.
L’unico inconveniente del sesso con il mestruo è il rischio di sporcare tutto di sangue. Per questo esiste un kamasutra speciale. La condizione ottimale è quella di poter fare sesso all’aperto magari nei pressi di un corso d’acqua: in un bosco o in spiaggia.
Un’altra possibilità è quella di fare sesso nella doccia in modo che il sangue possa venir lavato semplicemente via dal vostro corpo.
Nel caso che l’amplesso avvenga a letto è quasi obbligatorio mettere un asciugamano sotto di voi, evitando la posizione del missionario e optando per la cavalcata alla normanna o per lui che vi prende da dietro.
Se avete un flusso molto abbondandante ricordate che il sangue potrebbe passare anche attraverso le lenzuola e macchiare il materasso.
Il sangue si lava via facilmente ma è importante lavare subito la biancheria interessata senza aspettare che le macchie si asciughino.
Fare sesso con le mestruazioni può piacere o non piacere, ma ricordate sempre che non c’è nulla di sporco o vergognoso nei nostri fluidi corporei.

venerdì 23 settembre 2011

Soraya...provalo!


rabbit
Il vibratore Soraya di Lelo è una variazione sul tema Rabbit. Le sue caratteristiche principali sono la morbidezza e la flessibilità oltre che l’elenganza nel design.
L’ho scartato impaziente ma mi sono dovuta soffermare sul bellissimo packaging. Nella confezione oltre al caricabatterie e alla busta di raso nero per riporlo era contenuta una piccola e stilosa spilla con il logo di Insignia, non vedo l’ora di indossarla, così sarà più facilesviluppare nuove complicità con chi sa dove si può trovare quella spilla…
Soraya ha un manico che favorisce una presa sicura. Così ho pensato che sarebbe stato divertente provarlo sotto la doccia visto che non avrei avuto problemi di scivolosità.
Ho riscaldato bene il bagno, ho acceso le candele e mi sono messa sotto l’acqua calda della doccia, ho afferrato il mio Soraya e facendola vibrare dolcemente me la sono passata sulla clitoride, poi quando ho cominciato a sentire di essere abbastanza lubrificata ed eccitata l’ho infilata in vagina tenendola fermamente per il manico.
La parte per stimolare la clitoride è flessibile in modo che si possa adattare all'anatomia di ognuna. Io spingendo e muovendomi, mentre variavo le vibrazioni di Soraya, ho trovato la posizione perfetta per avere stimolata contemporaneamente tanto la clitoride che la sua radice, il punto G.
Non vi dico che gioia inaudita è stato il mio climax di piacere, ero così bagnata alla fine che non riuscivo più a capire se si trattasse dell’acqua della doccia o dei miei dolci fluidi vaginali.

Soraya lo consiglio a tutte! Lo trovi su nudamente.it

giovedì 22 settembre 2011

La rivoluzione di Playboy: PORNOTOPIA




Bordelli, dark rooms, dungeons chat room delle comunità BDSM, ecco alcuni esempi di pornotopie.
Zone di eccezione, “isolette biopolitiche nelle quali si sospendono le leggi di genere e sessuali che reggono la città” secondo la definizione di Beatriz Preciado, filosofa spagnola e docente universitaria a Parigi, allieva di Derrida.
Beatriz Preciado, il 28 Settembre 2011 a Roma incontra Elena Stancanelli per presentare il suo nuovo saggio “Pornotopia”, uscito nel Marzo 2011 per la casa editrice Fandango.
Pornotopia è un’acuta rivisitazione della storia di Playboy che analizza come Hugh Hefner attraverso la creazione della Maison Playboy smantellò le rigide architetture della sessualità americana degli anni ’50 creando un mondo alternativo alla famiglia eterosessuale media.
Un mondo fatto di ville, letti girevoli, caverne tropicali, videocamere di sorveglianza, piscine, droghe e stati alterati di coscienza, un mondo che trae ispirazione dalle rivoluzionarie utopie sessuali del marchese De Sade e di Ledoux.
La Maison Playboy è una moderna pornotopia installata nella cultura di massa.
Hugh Hefner attraverso il chiavistello della pornografia sarà il primo a far irrompere nella cultura contemporanea il concetto di Reality Show ed è il primo a creare il bordello domestico multimediale: il regno dell’uomo sultano, single alla James Bond che vive circondato dalle tecnologie del piacere.
Un augmented reality che consente di esplorare all’infinito un mondo possibile fatto di solo godimento dove l’intimità e la fisicità divengono spettacolo pubblico.
Per chi vuole saperne di più sulle pornotopie che attraversiamo di giorno in giorno l’appuntamento è a Roma presso La Fandango Incontri a Via dei Prefetti 22, ore 19.00.

martedì 20 settembre 2011

L’altra faccia della pornografia: esce Cabaret Desire di Erika Lust




Erika Lust è una giovane regista svedese. Erika si muove nel mondo della pornografia con leggerezza e grazia tutte femminili, doti di una donna che ama esplorare le fantasie erotiche e ama condividerle con un più vasto pubblico.
Erika, che ha studiato “Scienze e politiche del femminismo” all’Università di Lund, in Svezia, si avvicina alla pornografia senza remore, con il desiderio di realizzare e produrre film che rappresentino da dentro le pulsioni sessuali delle donne e che dalle donne possano essere guardati e goduti senza sensi di colpa.
Quello della pornografia per donne è un mercato di nicchia che come il mercato di sex toys al femminile si va ingrandendo sempre di più. C’è ancora un tabù culturale che impedisce alle donne di accedere liberamente al mercato del sesso, ancora oggi un uomo che ama il sesso viene considerato normale mentre una donna che manifesta il proprio desiderio viene considerata una poco di buono.
Ciò non toglie che tutte ci auspichiamo che l’entrata delle donne nel mondo della pornografia non significhi solo una ulteriore mercificazione di quanto di bello e gioioso c’è nella vita umana, ma che piuttosto contribuisca adarricchire la settima arte con uno sguardo libero da ogni costrizione di ruolo. Cabaret Desirem, in uscita ad ottobre, è composto da quattro storie legate insieme dalla cornice di uno speciale Boudoir dove i clienti vanno per leggere storie erotiche a tu per tu con il lettore o la lettrice stessa. 
Le attrici e gli attori che interpretano "le puttane" da lettura sono artisti e poeti che lavorano davvero in un locale newyorkese "The poetry brothel", dove come in un bordello, si può affittare un lettore e farsi leggere poesie. 
A partire da questa suggestiva cornice si dipanano le quattro storie che scopriremo insieme all'uscita del film.


Riuscirà Erika Lust a mostrarci l'altra faccia della pornografia?



lunedì 19 settembre 2011

Ogni giorno imparare cose nuove... ogni giorno scoprire nuovi piaceri.


Prendete un numero di ragazzi stramapalati dal look eccentrico e con un'idea malsana. Date loro qualche telecamera, una connessione internet, una bicicletta a testa ed il gioco è fatto.

Così nasce Bikesmut, un progetto itinerante, una rete di contatti internazionale, un unico messaggio: pedalare è bello, e può essere anche molto sexy!
L'obiettivo del gruppo è quello di diffondere la cultura della bicicletta come forma di resistenza alle imposizioni economiche e culturali del modello capitalista; quindi si pedala per non dipendere dal petrolio e, nel frattempo, si organizzano performance erotiche per ribadire la distanza dal porno di massa made in America.


Liberi di esaltare la propria fisicità e di decidere consapevolmente del proprio corpo, gli attivisti di Bikesmut lavorano nell'ombra, trovano nuovi adepti e sostenitori attraverso blog e social network, cercano i posti più adatti per girare i propri cortometraggi esplorando le periferie urbane, regno della controcultura.
Organizzano un tour mondiale annuale, il Bike Porn Film Festival, quest'anno nella sua quinta edizione, per conoscere personalmente i collaboratori sparsi per il mondo e condividere il materiale prodotto dai diversi gruppi.
Partecipare a questi incontri clandestini è l'unico modo per godere del porno alternativo proposto dai bikers senza freni del Bikesmut; il fatto di non diffondere video in rete, ad eccezione di qualche breve promo su YouTube, e di non produrre dvd, è una tattica - dicono - per essere invitati ad esibirsi in città sconosciute ed ampliare la propria rete di conoscenze.


Nel frattempo, dopo aver girato l'America e parte dell'Europa, il tour 2011 approda in Inghilterra dove resterà per tutto il mese di agosto.
Settembre ed ottobre lo passeranno invece tra FranciaSpagna e nord Italia
Qui la mappa dei luoghi e le prossime date.





Se il genere vi appassiona e pensate di essere abbastanza simpatici ed alternativi, perché non provare?

mercoledì 14 settembre 2011

L’imperatrice puttana vi da il benvenuto al MACRO


Al MACRO di Roma, nella hall del museo, sulle pareti curve che segnano l’ingresso alle sale espositive fino al 30 Ottobre 2011 sono in mostra due grandi teloni in PVC che raffigurano la grande imperatrice “puttana” Teodora.
Un’omaggio dell’artista Flavio Favelliad una figura storica che, attraverso i secoli, mantiene intatta la sua grandezza. Una donna di umili origini che, grazie alla sua intelligenza e alla sua fisicità, riuscì, nel corso di una vita avventurosa, a trasformarsi da attrice itinerante e prostituta a imperatrice bizantina, governando saggiamente l’impero con il marito Giustiniano I dal 527 al 548, anno della sua morte.
Lo storico Procopio nelle sue “Storie segrete” cerca di gettare in cattiva luce l’imperatrice consegnando ai posteri un’immagine di lei apparentemente immorale e mostruosa:

« Quando le figlie divennero giovinette, subito la madre le avviò alla scena, poiché erano davvero belle: però non tutte simultaneamente, bensì a seconda che ciascuna le paresse matura al compito. [...] All’epoca Teodora non era affatto matura per andare a letto con uomini, né ad unirsi a loro come una donna; si dava invece a sconci accoppiamenti da maschio, con certi disgraziati, schiavi per di più, che seguendo i padroni a teatro, in quel abominio trovavano sollievo al loro incomodo – e anche nel lupanare dedicava parecchio tempo a quest’impiego contro natura del suo corpo.
Non appena giunse all'adolescenza e fu matura, entrò nel novero delle attrici e divenne subito cortigiana, del tipo che gli antichi chiamavano ‘la truppa’. Non sapeva suonare flauto né arpa, né mai s’era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire solo la sua bellezza, prodigandosi con l’intero suo corpo.
[...] Spesso giungeva a presentarsi a pranzo con dieci giovanotti, o anche di più, tutti nel pieno delle forze e dediti al mestiere del sesso; trascorreva l’intera notte a letto con tutti i commensali, e quando erano giunti tutti allo stremo, quella passava ai loro servitori, che potevano essere una trentina; s’accoppiava con ciascuno di loro, ma neppure così riusciva a soddisfare la sua lussuria. »
Lo storico probabilmente non poteva immaginare che 1500 anni dopo essere attrice, ballerina ed avere la libertà di giocare ruoli diversi a letto (probabilmente Teodora praticava il pegging) sarebbe stato un segno di emancipazione sessuale che, invece di gettare in cattiva luce l’imperatrice bizantina, non fa altro che accrescere la nostra stima per una donna che dimostrò di saper essere un’ottima governante oltre che un’ottima conoscitrice dei piaceri della vita.

martedì 13 settembre 2011

Torniamo alla G R A N D E!!!


Eccole ancora una volta, agguerrite, sensuali, irriverenti, libere e mutanti, le ladies sono tornate a Roma con una tre giorni dedicata alla creatività e all’erotismo a 360°.
La LadyFest, happening di culture queer e femministe, si tiene ogni anno in tutto il mondo e sarà, dal 16 al 18 Settembre 2011, per la seconda volta in Italia.
Musica, visual art e arti performativeverranno attraversate da una devastante onda di sensualità e sessualità tutte da esplorare. Le ladies sono pronte a navigare sull’oceano degli immaginari erotici, per scoprire i corpi e stimolare i sensi attraverso qualunque mezzo necessario.
Così nella sezione arti performative sarà possibile partecipare al workshop di squirting tenuto dalla pornoterrorista Diana J. Torres, una delle più interessanti animatrici della scena post-porno spagnola.  
Oppure si può scegliere di conoscere più da vicino l’arte giapponese dei nodi, lo shibari. Tenuto da Dolcissima Bastarda, prima rope-stylist donna della capitale, il workshop vi condurrà in modo sicuro, ironico e leggero, all’incontro con un’arte estrema e antica da avvicinare con rispetto e attenzione.
Eyes Wild Drag vi trasformeranno in Drag King per una notte. Le Barbe della Gioconda vi faranno scoprire la buffa oscenità dei corpi tutti da toccare,Ivana vi insegnerà a costruire frustini a partire dai camere d’aria per un BDSM all’insegna del DIY.
Lasciatevi percorrere dalle innumerevoli visioni dei corpi mutevoli nelle performances in programma: Angelique Cavallari, Romina de Novellis, Claudia Padoan e Lilith Primavera, vi offriranno punti di vista mai considerati prima sul vostro corpo e sulla sessualità.
Nel corso della tre giorni verrano inoltre presentati film tra cui il documentario della videomaker Lucia Egana Rojas: “My sexualidad es una creation artistica” edin anteprima italiana: “Too much Pussy” road-movie della post-pornografa francese Emily Jouvet. Sette donne in tour in camper attraverso night club e teatri d’Europa. Lesbismo, fetish, performance art, rottura di ogni tabù: un ritratto collettivo di una comunità che si mette in scena giocando con i ruoli e le identità sessuali.
Musica, djset, vjset, concerti e spazio bimbi per tre giornate di corpo a corpo con le Ladies più agguerrite d’Europa.
La LadyFest si tiene presso La Torre, via Bertero 13, Roma.
Per consultare tutto il programma clicca qui