mercoledì 14 settembre 2011

L’imperatrice puttana vi da il benvenuto al MACRO


Al MACRO di Roma, nella hall del museo, sulle pareti curve che segnano l’ingresso alle sale espositive fino al 30 Ottobre 2011 sono in mostra due grandi teloni in PVC che raffigurano la grande imperatrice “puttana” Teodora.
Un’omaggio dell’artista Flavio Favelliad una figura storica che, attraverso i secoli, mantiene intatta la sua grandezza. Una donna di umili origini che, grazie alla sua intelligenza e alla sua fisicità, riuscì, nel corso di una vita avventurosa, a trasformarsi da attrice itinerante e prostituta a imperatrice bizantina, governando saggiamente l’impero con il marito Giustiniano I dal 527 al 548, anno della sua morte.
Lo storico Procopio nelle sue “Storie segrete” cerca di gettare in cattiva luce l’imperatrice consegnando ai posteri un’immagine di lei apparentemente immorale e mostruosa:

« Quando le figlie divennero giovinette, subito la madre le avviò alla scena, poiché erano davvero belle: però non tutte simultaneamente, bensì a seconda che ciascuna le paresse matura al compito. [...] All’epoca Teodora non era affatto matura per andare a letto con uomini, né ad unirsi a loro come una donna; si dava invece a sconci accoppiamenti da maschio, con certi disgraziati, schiavi per di più, che seguendo i padroni a teatro, in quel abominio trovavano sollievo al loro incomodo – e anche nel lupanare dedicava parecchio tempo a quest’impiego contro natura del suo corpo.
Non appena giunse all'adolescenza e fu matura, entrò nel novero delle attrici e divenne subito cortigiana, del tipo che gli antichi chiamavano ‘la truppa’. Non sapeva suonare flauto né arpa, né mai s’era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire solo la sua bellezza, prodigandosi con l’intero suo corpo.
[...] Spesso giungeva a presentarsi a pranzo con dieci giovanotti, o anche di più, tutti nel pieno delle forze e dediti al mestiere del sesso; trascorreva l’intera notte a letto con tutti i commensali, e quando erano giunti tutti allo stremo, quella passava ai loro servitori, che potevano essere una trentina; s’accoppiava con ciascuno di loro, ma neppure così riusciva a soddisfare la sua lussuria. »
Lo storico probabilmente non poteva immaginare che 1500 anni dopo essere attrice, ballerina ed avere la libertà di giocare ruoli diversi a letto (probabilmente Teodora praticava il pegging) sarebbe stato un segno di emancipazione sessuale che, invece di gettare in cattiva luce l’imperatrice bizantina, non fa altro che accrescere la nostra stima per una donna che dimostrò di saper essere un’ottima governante oltre che un’ottima conoscitrice dei piaceri della vita.

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