mercoledì 30 novembre 2011

Cinema queer e attività mutanti

“Siamo libere identità mutanti e non siamo mai dove credono di trovarci”,  recitava uno slogan techno-queer della fine degli anni ’90.
I corpi, liberandosi dal genere imposto dalla natura e dalla società, si ritrovano smarriti in una selva di illimitate possibilità erotiche che rischiano di risolversi un uno zero se non accompagnate da un’adeguata pratica di vita.
Frequentare eventi artistici e culturali come il Festival Agender, Queer Cinema e Future Art Festival è una delle pratiche più consigliate a chi si ritrovi a vivere una sessualità confusa ed eccitante, vitale ma fuori dagli schemi tanto etero che omosessuali.
Il Festival Agender nasce da un’idea di Laura Romano e Francesco Macarone Palmieri (agitatori culturali che operano nel sottosuolo culturale tra Roma, Parigi e Berlino come intrepidi minatori da oltre dieci anni) e aprirà le sue porte  il 9 dicembre 2011 presso il Nuovo Cinema Aquila a Roma.
Inaugurano la sezione cinematografica il film No Gravity di Silvia Casalino (le donne astronaute nell’ingegneria spaziale rilette attraverso il Manifesto Cyborg di Donna Haraway) e Abbiamo un problema del collettivo catanese Canecapovolto: eterosessuali e omosessuali rispondono a cinque domande fingendo di avere opposto orientamento sessuale).
Inoltre l’anteprima romana del film vincitore al Festival MixMilano 2011 80EUGEAN di Jon Garaño e José María Goenaga, che narra con delicatezza il rapporto d’amore tra due donne anziane.

La rassegna, che proseguirà fino a domenica 11, verrà attraversata da dibattiti e performance live con il ritorno sui palcoscenici romani della furiosa Diana Torr, la spagnola che attraverso il suo corpo fa del porno una bomba ad orologeria.

Il programma del festival lo trovate qui.

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